sabato 30 novembre 2013

CONSIGLI DI VIAGGIO. Number 5. Pensate in moneta locale.

Spesso parlo di come risparmiare quattro euro su dodici. Due su cinque. Spendere 2,80 invece che 3,20. Insomma a volte a conti fatti, dal punto di vista della nostra moneta, sembra non ne valga la pena. Si risparmiano cifre irrisorie. Così sembra. Primo, se sei un backpacker, ogni centesimo, sai bene che è acqua fresca. Secondo l’errore è comunque fare la conversione. Quando viaggi davi pensare in moneta locale. Se genealmente un pad thai, classico piatto di strada in thailandia, lo trovi tra i 25 e 50 bath (55 centesimi, 1 euro e 10). Se te ne chiedono 75 ti stanno rapinando. Il fatto è che se anche non sembra, pensare in moneta locale ti fa risparmiare svariati euro al giorno. Dieci euro al giorno di differenza per un backpacker sono spesso un’altra giornata di viaggio. Se i venti centesimi non fanno mai differenza a fine giornata spendete tre euro in più. Poi non avete contrattato per il prezzo della camera e ne state già spendendo altri due e mezzo in più, perché magari è la cifra che fanno tutti quelli che chiedono un buon prezzo. Pensare in moneta locale ti fa risparmiare quei soldi a fine mese che ti permetteranno di godere di più del tuo viaggio così da viaggiare più a lungo. O nel caso di un viaggio ancora relativamente corto, risparmiare sul budget significa poter fare altre cose. In più, incredibile a dirsi, quasi ovunque verrete trattati con più rispetto e meno da turista. Non è come in Italia che chi più paga guadagna più (finto) rispetto. Qui, più o meno ovunque, viene visto diversamente chi mangia nel ristorantino locale, nel messo del paese invece che tutte le sere sul ristorantino sulla spiaggia della guest house. Poi tuto è relativo, ovviamente. Se venite in vacanza 15 giorni e avete quel budget vorrete fare differentemente, ma sai, questa non è una guida per turisti, ma per chi ha intenzione di viaggiare a lungo, potrei definirla una raccolta di consigli per diventare backpaker. Questo si collega con il punto seguente.

Non siate troppo taccagni. Sembra un controsenso, perché il viaggiatore un po’, e il backpacker tanto, sembrano sempre taccagni. Non è taccagneria è risparmio e voglia di viaggiare più a lungo e scoprire più mondo. Il fatto è che proprio quello che ho imparato è che il backpacker su tutti eccede spesso sotto questo punto di vista. Finisce talvolta che davvero non fa un cazzo. intelligente è risparmiare, ma poi se sei nel posto chiave, il posto più bello e per entrare spendi 30 dollari (un’enormità per un backpacker) non ti puoi tirare indietro. Non ha senso andare in Cambodia e non visitare Angkor, venire in Sri Lanka e non fare Sirgiriya perché sono troppi 30 dollari. Alcune “tangenti” fanno parte del gioco. Risparmiare su tutto, non sul viaggio stesso. Poi ancora, ho fatto solo esempi, tutto è relativo, ma credo il concetto sia chiaro. La moneta locale serve per risparmiare, moneta che va reinvestita sul viaggio stesso. Siate capitalisti del viaggio, ma che non sia fine a sé stesso. Finirete come quel ragazzo che per timbrare ovunque ha fatto le 196 nazioni di questo globo. A 24 anni. Ha senso solo se ora cominci da capo e vai a rivisitare quasi tutto. Pensiamo a chi ha viaggiato in dieci nazioni. Dieci villaggi valtur. Al solito non contano i numeri, ma la qualità. Ad oggi ho viaggiato in 41 nazioni. Almeno un quarto, forse di più di queste è come se non ci fossi mai stato, tipo sosta tre giorni in una città… Poi è chiaro, abbiamo una sola vita, facciamo quel possiamo.  

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