Spesso parlo di come
risparmiare quattro euro su dodici. Due su cinque. Spendere 2,80 invece che
3,20. Insomma a volte a conti fatti, dal punto di vista della nostra moneta,
sembra non ne valga la pena. Si risparmiano cifre irrisorie. Così sembra.
Primo, se sei un backpacker, ogni centesimo, sai bene che è acqua fresca.
Secondo l’errore è comunque fare la conversione. Quando viaggi davi pensare in
moneta locale. Se genealmente un pad thai, classico piatto di strada in
thailandia, lo trovi tra i 25 e 50 bath (55 centesimi, 1 euro e 10). Se te ne
chiedono 75 ti stanno rapinando. Il fatto è che se anche non sembra, pensare in
moneta locale ti fa risparmiare svariati euro al giorno. Dieci euro al giorno
di differenza per un backpacker sono spesso un’altra giornata di viaggio. Se i
venti centesimi non fanno mai differenza a fine giornata spendete tre euro in
più. Poi non avete contrattato per il prezzo della camera e ne state già
spendendo altri due e mezzo in più, perché magari è la cifra che fanno tutti
quelli che chiedono un buon prezzo. Pensare in moneta locale ti fa risparmiare
quei soldi a fine mese che ti permetteranno di godere di più del tuo viaggio
così da viaggiare più a lungo. O nel caso di un viaggio ancora relativamente
corto, risparmiare sul budget significa poter fare altre cose. In più,
incredibile a dirsi, quasi ovunque verrete trattati con più rispetto e meno da
turista. Non è come in Italia che chi più paga guadagna più (finto) rispetto.
Qui, più o meno ovunque, viene visto diversamente chi mangia nel ristorantino
locale, nel messo del paese invece che tutte le sere sul ristorantino sulla
spiaggia della guest house. Poi tuto è relativo, ovviamente. Se venite in
vacanza 15 giorni e avete quel budget vorrete fare differentemente, ma sai,
questa non è una guida per turisti, ma per chi ha intenzione di viaggiare a
lungo, potrei definirla una raccolta di consigli per diventare backpaker.
Questo si collega con il punto seguente.
Non siate troppo
taccagni. Sembra un controsenso, perché il viaggiatore un po’, e il backpacker
tanto, sembrano sempre taccagni. Non è taccagneria è risparmio e voglia di
viaggiare più a lungo e scoprire più mondo. Il fatto è che proprio quello che
ho imparato è che il backpacker su tutti eccede spesso sotto questo punto di
vista. Finisce talvolta che davvero non fa un cazzo. intelligente è
risparmiare, ma poi se sei nel posto chiave, il posto più bello e per entrare
spendi 30 dollari (un’enormità per un backpacker) non ti puoi tirare indietro.
Non ha senso andare in Cambodia e non visitare Angkor, venire in Sri Lanka e
non fare Sirgiriya perché sono troppi 30 dollari. Alcune “tangenti” fanno parte
del gioco. Risparmiare su tutto, non sul viaggio stesso. Poi ancora, ho fatto
solo esempi, tutto è relativo, ma credo il concetto sia chiaro. La moneta
locale serve per risparmiare, moneta che va reinvestita sul viaggio stesso.
Siate capitalisti del viaggio, ma che non sia fine a sé stesso. Finirete come
quel ragazzo che per timbrare ovunque ha fatto le 196 nazioni di questo globo.
A 24 anni. Ha senso solo se ora cominci da capo e vai a rivisitare quasi tutto.
Pensiamo a chi ha viaggiato in dieci nazioni. Dieci villaggi valtur. Al solito
non contano i numeri, ma la qualità. Ad oggi ho viaggiato in 41 nazioni. Almeno
un quarto, forse di più di queste è come se non ci fossi mai stato, tipo sosta
tre giorni in una città… Poi è chiaro, abbiamo una sola vita, facciamo quel
possiamo.
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