I giorni scorrono abbastanza velocemente.
Così velocemente che anche quest’anno è passato. Ciao fantastico 2011,
uno degli anni più belli di sempre. Inizia ad essere un po’ che sono via…
Senza stare a ricordare le meraviglie di quest’anno vorrei solo
salutare i compagni di questo viaggio. La cara Nika a Hong Kong; Raymond
incontrato in Malesia e poi nuovamente in Thailandia; i grandi amici spagnoli
Mirko, Pepe e Juanma; l’altro spagnolo, Ruben, prima Indonesia e poi casualmente
incontrato a Bangkok; i due ottimi amici italiani che non posso nominare, ma
che ricordo con affetto; il gruppo spagnolo del Vietnam capeggiato da Aida; sempre
in Vietnam gli amici di una notte Jack e Gareth; David, l’indonesiano/olandese
a Ubud; Sabrina, amica di Polly
con cui abbiamo spartito notti e giorni a Phi Phi Island; Jey e Sven, dall’ultima passione
diving. Sono tutti parte di questa
storia, anche se avvolte soprassiedo nel raccontare dettagli .
L’ultima serata a Phi Phi è stata memorabile, con una favolosa
ubriacatura di gruppo: Jey e compagna, Sven, Polly ed io. Partiti da uno
spettacolo di giocoleria con fuoco sulla spiaggia dove gli interpreti son stati
proprio i due amici divemaster. Proseguita poi al Rolling Stoned dove abbiamo
ballato rock e grunge come matti, come merita. Spiaggia ancora, musica d’ogni
tipo e lì ci siamo persi Sven, forse è l’ultima volta che lo vedrò. Continuando
in quattro in chiacchiere a casa di Jey ci siamo raccontati un po’ di vita, ci
siamo un po’ uniti, proprio l’ultima sera, per condire il giorno dopo di quel
dispiacere che sa di fine estate, quando lasci gli amici con quella speranza di
rivederti, ma sai che è qualcosa di molto sottile, molto fragile e t’allontani
con un velo in più a coprire il sorriso per la nuova esperienza passata.
Una settimana a Phuket serve solo per rendersi ancora più conto che
Phuket non mi piace: Almeno ho rivisto Raymond, con il quale speravo di far
capodanno, ma nulla. Ho conosciuto qualche ragazzo italiano amico di Polly, amici
di Roma, amici di amici e qualche serata nell’inferno di Patong è volata via.
Non riesco a capire Phuket, non foss’altro per un turismo dedicata
alla Patonza, più che Patong. Spiagge belle, ma niente di stravolgente. Tempo
troppo spesso incerto, puoi venire in bella stagione e trovare solo pioggia o
viceversa, la Thailandia è uno di quei posti nel mondo dove non esiste più una
vera e propria tabella meteo, in verità c’è ma è facilmente e spesso totalmente
stravolta, non ha quasi più senso parlare di stagione delle piogge o meno, ma
di fortuna, anche chiamata culo. E’ che qui di culi ce ne sono talmente tanti
che ti confondi.
Ho sempre trovato brutto tempo e sommando siamo a due mesi esatti. In
due mesi abbiamo raccolto nemmeno dieci giorni di fine novembre tra Bangkok e
Koh Samet. Basta. Il resto è stato un po’ raccogliere acqua e tantissimo
ammirare nuvole dense. Dicono la Thailandia ormai è così, capita che ti fai tre
mesi di sole e poi ti capita quest’anno: Uno dei più brutti anni di sempre a
condizioni meteorologiche. Non pioveva così tanto da forse cent’anni. Due anni
fa,quando sono andato a Miami, non faceva così freddo lì da ottanta anni, ma il
fatto con me è che ho un problema, una cosa personale con il sole. Non è la pioggia
che arriva, mi sa tanto che è il sole che scappa.
Quindi nuovo anno e si prosegue, siamo in rotta per Koh Tao, isoletta
che dicono splendida nel golfo. A nord di Koh Phangan e Koh Samui, le due più
famose e più turistiche.
Il capodanno in sé non è stato nulla di speciale, ma siamo stati bene
Polly ed io. Cena a base di pizza Margherita per me e gnocchi per Polly da
Rugantino, lì a Kata. Sulla spiaggia poi a vedere una marea di fuochi
d’artificio soreggiando whisky ‘n cola: Spettacolo emozionante per la quantità,
ma molto pericoloso, visto che i fuochi sono tutti d’importazione cinese senza
nessun controllo, accesi a caso da chiunque li comprasse e poi lì, in mezzo
alla spiaggia, accanto a tutti.
Alcuni sono scoppiati a terra, altri a mezz’aria, feriti molti,
soprattutto a giudicare dal numero delle ambulanze che si sentivano. Io l’ho
scampata per un pelo, ma ho una bruciatura evidente a tre o quattro centimetri
dall’occhio destro: Un qualcosa che è scoppiato è poi ricaduto rovente e
violento esattamente sotto la mia tempia, un dolore cane. La serata è
continuata prima a Karon, tra la sua spiaggia e un localetto di musica Rock,
poi sulla spiaggia di Patong e quando il whisky è finito lo Jagermaister ha
preso il suo posto: Mai tanto amato da me, ma in Polly ha sempre trovato una
grande fan, mi pareva giusto farle compagnia…
Devo aggiungere che Karon la torvo meno carina di Kata, con una
spiaggia più grande, solo nella prima la sabbia è più fina e bianca, nella
seconda più gialla e morbida, a grani leggermente più grandi. La sera di Karon
è più movimentata, i suoi alberghi si riempiono prima e sono inspiegabilmente
più costosi. Kata, se devo stare a Phuket, è il mio posto ideale.
In questo momento ci stiamo avviciniamo Surat Thani, da dove dovremmo
paertire e ci sono delle nuvole che pare notte…
Ah dimenticavo, buon anno a tutti!
Il calendario thai segue il computo dell'Era Buddista (sasana) fa
partire il conteggio degli anni dal plenilunio del mese di Vesak dell'anno 543
a.C. (anno 210 di Roma, regnante Servio Tullio), giorno in cui, secondo la
tradizione, il Buddha trapassò nel mahaparinibbana, ovvero il giorno in cui Siddartha si pensà sia morto. Questo in realtà non è il
primo giorno dell’anno per chi segue scrupolosamente il calendario Thai, perché
il nuovo anno, il 2556 sarà il 14 Aprile! Quindi qui il capodanno è festeggiato
solo per noi poveri Farang…
ERRATA CORRIGE.
Anche se tutto è iniziato un 14 Aprile, il cambio di data lo fanno corrispondere al nostro, anche se non so da quando, credo abbiano cambiato in corsa. Quindi ora è il 2055, e lo è da pochi giorni, da quando per noi è il 2012. Insomma fanno un po' come je pare....
ERRATA CORRIGE.
Anche se tutto è iniziato un 14 Aprile, il cambio di data lo fanno corrispondere al nostro, anche se non so da quando, credo abbiano cambiato in corsa. Quindi ora è il 2055, e lo è da pochi giorni, da quando per noi è il 2012. Insomma fanno un po' come je pare....
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