Koh Tao è bellissima, forse la più bella delle isole, non saprei è
anche questione di gusti, ma io l’ho vista essenzialmente con la pioggia,
immagino la sua bellezza con il sole, la tornerò a vedere, anche perché quasi
sicuramente mi fermerò un po’ a Koh Tao.
Arriviamo dopo due orette di traghetto da Koh Panghan dove Polly ha
vomitato anche l’anima. E’ riuscita a riempire due sacchetti di plastica! Il
mare era un po’ ingrossato effettivamente la situazione per gli stomaci non era
gradevole, ci può stare, anche perché non ne ha voluto sapere del vecchio
trucco, vai fuori, respira aria e fissa il punto più lontano possibile, vedrai
che ti passa, quando si sta già male non sempre si è lucidissimi.
La prima serata è subito bellissima, con Ortal e Nadal nel nostro
bungalow a suonare la chitarra e l’armonica tiriamo su una jam session davvero
divertente a cui si aggiungono altri tre ragazzi israeliani., Dan, un altro
Nadav e Abigale, ragazza di sangue russo che non canta affatto male. Ortal e
Nadav ci lasciano per prosegiure la loro luna di miele due giorni dopo, li
rincontreremo ancora a Bangkok, con appuntamento al grande centro commerciale
MBK, dove inizia una ottima e speriamo proficua collaborazione di cui non posso
parlare, ma ceh probabilmente mi porterà nel mese prossimo ad aggiungere la
Birmania, Myanmar per l’esattezza, nella lista dei paesi. L’ennesimo paese
carico di suggestione per quanto mi riguarda.
La più bella sorpresa di Koh Tao è che per la seconda volta durante il
viaggio incontro un amico del viaggio stesso: Jey, da due giorni si è
ritrasferito a Koh Tao e non essendo un frequentatore di internet non mi aveva aggiornato,
l’ho incontrato proprio quando sono andato a iscrivermi al mio terzo corso
personale di diving: Stress and Rescue, l’ultimo passo prima di diventare Divemaster.
Tra parentesi un corso più duro, meno bello in virtù del fatto che non è un
corso dove hai immersioni “divertenti”, ma appunto sono immersioni che ti
servono per alzare lo stress e creare situazioni in cui il panico può prendere
il sopravvento, qui entra in gioco la preparazione che ti servirà per
ripristinare quelle situazioni, per governarle. Comprese numerose tecniche di
salvataggio.
Ho praticamente fotografato nulla, e fatto poco in generale. Ho
pensato e riflettuto tanto in compenso.
Grazie al diving e al tipo di vita rilassata Koh Tao mi ha comunque
stregato. E’ un posto che mi è rimasto un po’ dentro, ma soprattutto so che
m’attende.
Ci torno, quasi sicuramente. Metto il quasi perché con il gioco della
mia vita davvero non si sa mai. Ho però intenzione di tornare il prima
possibile, proprio durante il mio viaggio, fare una lunga pausa, diventare
divemaster e magari lavorare un po’ lì. Polly non ne ha voglia e per ora mi ha
convinto a proseguire un po’. Cambogia (il visto è arrivato da pochi giorni,
on-line), Laos, poi si rientra nel nord della Thailandia per visitarla sono a
Bangkok, con un visto di appena quindici giorni (quello che ti danno quando
entri via terra), da Bangkok, Perth, Australia e vediamo un po’ che succede.
So che avrei bisogno di fermarmi un po’, un po’ di più anche di quelle
tre settimane che negli ultimi mesi mi sembravano il tempo giusto da dedicare a
qualche posto, a volte per rilassarsi, a volte per viverselo. Due, tre mesi, a
Koh Tao, divmaster, immersioni tutti i giorni e poi si può anche proseguire.
Mi fa male andare via da qui, sono triste come poche volte in questo
viaggio, un piccolo circolo di persone che si potrebbero rivelare ottimi compagni
barra amici, per condividere quell’isoletta con il sole, e con la pioggia. E’
difficile non fermarsi in alcunoi posti per me, sono sì un viaggiatore, ma uno
che ha scadenza molto blande, non amo correre, almeno non sempre. Mi sarebbe
piaciuto fermarmi ora, prendere questo treno, ma devo terminare almeno questo
piccolo giro. VOGLIO terminare questo piccolo giro e magari approcciare questa
Australia prima di tornare nella mia Koh Tao. Speriamo il viaggio continui ad
essere bellissimo, ammetto che l’emozione di essere in Cambogia e in Laos giù
s’affaccia nello stomaco. Ammetto che mi manca perdermi con la mia macchina
fotografica e i suoi obiettivi tra i volti e i paesaggi di questi posti così
carichi di fascino già nei loro nomi. Speriamo continui nella maniera giusta e
speriamo il tempo passi in fretta, ho voglia di immergermi ancora.
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