sabato 12 settembre 2015

Balesin ed eccoti servito il Sommelier Italiano

Lasciata Bohol il progetto era andare due mesi in Indonesia, tornare alle Gili Island dove passai un bel periodo con Silvia, nel mio secondo anno di viaggio, andando a ritroso in questo blog troverete tanto sull’Indonesia…
Invece le cose son cambiate. Lasciata Alona beach con qualche amico per visitare Siquijor, l’isola della stregoneria che era già venuto a visitare a fine Aprile per una settimana mi arriva una chiamata, una proposta di lavoro. Vitto alloggio, paga piccola, su un isola privata a Nord ad insegnare Diving e nel caso riesca a trovare spazio mi si dava la possibilità di insegnare Yoga. Questo effettivamente dopo aver dovuto cancellare un lavoro precedentemente accordato. La famiglia conosciuta una sera sulla spiaggia di El Nido, mi contatta a metà aprile per fare loro da insegnante di Yoga personale. Ora io non volevo diventare insegnante di Yoga eppure pare che lo Yoga mi perseguiti, paga discreta, vitto e alloggio e il mio si. Questo per poi cancellare, da parte loro, il tutto, ad 8 giorni dall’inizio del lavoro, per dire la correttezza, ma vista la perfezione del mondo non mi lamentati, si vede che per me qualcosa era previsto. Infatti Balesin Island era sulla mia strada, L’isola privata di Mr. Ongpin, tra i quindici uomini più ricchi nelle filippine. Accetto. Quindi da Siquijor con John, Mila e Jason ci dirigiamo per altro diving a Dumaguette, sull’isola di Negros e ad Apo Island. Gran diving. Saluto loro, li rivedrò, credo, sicuramente John. Mi dirigo prima a Malapascua, per fare immersioni con gli squali Volpe, una cosa da sogno. Lo squalo volpe è uno squalo simpaticissimo con una pinna posteriore lunghissima, una cosa incredibile. Beh a Malapascua c’è anche la mia bambolina, soprannome della mia bellissima cinesina che raggiungo per altri quattro giorni d’amor tra luna e oceano…
Con una lacrima, perché lo so, io mi affeziono a posti e persone mi tocca salutare CiaoCiao, soprannome sempre suo dato dai suoi amici (in verità si chiama HanQuiao, e si legge Hanciao). Direzione Balesin.
Ecco Balsein è un isoletta piccolissima, bellissima, resort privato dove per accedere bisogna essere soci, la tessera costa tipo centomila euro, ‘na cosetta.
Beh il posto è bello, il lavoro praticamente nulla, non faccio nulla tranne poche immersioni in una discreto relitto d’aereo e poco più. M’annoio principalmente: Un po’ di yoga la mattina, meditazione e a prendere il sole. Questo è il mio lavoro. Il primo mese. I ragazzi dello staff son simpatici, si passa del tempo insieme, ma siamo un po' diversi, quindi talvolta ci si diverte, ma non stringiamo grandi amicizie, che per me è piuttosto insolito, divento amico più con Luisa, la ragazza baffuta (altrimenti anche carina) e giovane della concierge, vero angelo custode.
Divertente è il secondo mese: mentre il primo passa solo tra poco diving e qualche lezione di yoga il fine settimana, molto ben pagata, il secondo vengo notato dal CEO dell’isola per via della passione in comune, in comune anche col proprietario che ha una villa enorme in toscana, del vino. Visto che si organizzando incontri di degustazione il sabato, vengo invitato a condurne uno insieme al CEO, credo per testarmi. A metà dell’incontro il EO mi si avvicina ed entusiasta mi fa: Beh sei assunto come sommelier ufficiale dell’Isola. Un mio interiore grande ringraziamento vola vero il grandissimo Sandro Sangiorgi, grande Maestro, come ti racconta lui un vino non lo fa nessuno e ovviamente io chiacchierone ho preso da lui. Quindi la paga si alza vertiginosamente ed diventa moooolto buona più alloggio migliore e vitto che diventa illimitato. Ottimo direi. Nel frattempo facendo diving scopro anche un sito inesplorato meraviglioso una sorta di labirinto di passaggi e caverne a 10 metri, illuminato da fessure e camini che rendono l’esplorazione sicura e non troppo ardua. HO un bellissimo incontro con una grossa aragosta decisamente anziana in una della caverne più nascoste, dove probabilmente mai uomo aveva messo piede. E’ una bella soddisfazione.
Vengo anche preso per formare il personale, per quanto possibile sul vino, organizzato così un corso di 12 ore con tanto di esame finale e diploma. Mi diverto, tanto. Il secondo mese sull’isola è la risposta dell’universo al lavoro cancellato. Mi da i soldi per comprare la nuova macchina fotografica rotta ad EL nido (per inciso abbandono Canon passo a Sony mirrorless e lenti Zeiss).
Mai lamentarsi, sempre accettare ed attendere ad occhi ben aperti. Se ti lamenti non vedi quello che passa davanti e esteriorizzi negatività invece di magnetizzare cose positive. Alla fine dei due mesi sono quasi dispiaciuto di lasciare il paradiso noioso di Balesin, ma mia attende qualche giorno di party furioso a Manila. Questo qualche giorno si trasformerà in quasi un mese, beh 15 giorni per ora con una prevista puntatina a Taiwan tanto per visitare un posto nuovo (ho incontrato un californiano che vive li mentre ero all’ostello i primi giorni a Manila) e per comprare la nuova Sony.





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