Finalmente in Inda. Diversi anni di attesa, per un motivo o
per un altro. Devo andare preparato, dicevo. Voglio affrontare l’India in
maniera completa; voglio starci tanto; voglio che sia un viaggio fotografico,
formativo e spirituale. Pochi mesi fa è arrivata la chiamata. Non ho più mosso
l’obiettivo, dovevo essere qui ad ogni costo. Dovevo venire con mia moglie,
pazienza. La vita succede, sapete. Dovevo venire da solo, cambio ancora di
programma. Eccomi, con il nuovo compagno di viaggio, Barbi, pronto per il mio
progetto che mi introdurrà alla mia Inda i primi mesi. Sto tenendo un
controdiario, relativo al progetto, appena avremmo il sito lo scriverò anche
qui.
Mi aspetto una surrealitá superiore al Laos, sono certo che
sarà così… Siamo in India. Tuto può succedere, qui la cosa è letterale.
Colombo – Chennai – Goa. Dalle 3 di notte alle 12. Appena
arrivati a Chennai perdo Barbi, in maniera improbabile. Davvero difficile
perdersi li, tanto che sapevo avrei incontrato un altro viaggiatore dal volo
dopo, ho aspettato lui per condividere la stanza il più vicino possibile
all’aeroporto. H rincontrato Barbi la mattina alle partenze, ha dormito li…
Sorvoliamo.
Goa è da dove parte il nostro viaggio, il nostro progetto.
Cerchiamo di trovare argomenti, situazioni, storie, gruppi di persone per fare
un reportage sul sesso tantrico e sull’uso di sostanze naturali psichedeliche
al fine di espandere le soglie della percezione con scopo conoscitivo. Non ci
interessa chi si cala il trip per ballare, a farla breve. Allora perché Goa?
Goa è la fonte, qui si consuma di tutto e qui passano tutti i viaggiatori a lungo
termine, soprattutto questo periodo di fine anno. Quindi Goa, pensiamo,
potrebbe essere un punto chiave per raccogliere informazioni.
Di fatto non lo è. I locali sono baristi e proprietari di
guest house e ristoranti. I turisti sono più o meno israeliani o russi. Pochissimo
altro. Non è il posto giusto né la situazione giusta. Chiaro che spendendo più
tempo potremmo trovare qualcosa in più, ma siamo convinti di trovare di più per
conto nostro a questo punto. Quindi tra poco ci sposteremo verso Hampi.
La cosa buona è che oggi siamo effettivamente partiti con il
progetto. Oggi ci siamo diretti verso un Banyan, uno degli alberi preferiti dai
Guru e incontrato il nostro primo pseudo Guru. Il luogo è incantevole, l’albero
un Banyan, appunto, millenario con un energia quasi tangibile. Il tempo speso
li è stato piacevole, ho avuto modo di meditare in un posto potente, al
cospetto di questo Banyan straordinario, ma il Baba in sé… Come dire, era un
brav’uomo, e questo è importante, ma un Guru vero e proprio, conservatore e
divulgatore di verità, insegnante, personalità che diffonde page e saggezza… E’
sicuramente un’altra cosa. Sulla via di ritorno ci siamo fermati ad ascoltare
un ragazzo, non indiano, che suonava davvero bene il Sitar. Un momento
piacevolissima. Un uomo in messo alla foresta, avvolto tra le radici di uno
splendido albero, da solo, intento a produrre musica dal suo Sitar.
Straordinaria India.
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