lunedì 23 dicembre 2013

Dicevo, l'LSD...

Dicevo l’LSD.  Come per ogni cosa che la società occidentale definisce come droga, si ha un concetto profondamente sbagliato dell’LSD. Questo anche perché privando la gente di reali informazioni a riguardo chi accede a questi potenti psichedelici lo fa troppo spesso senza alcuna cognizione di causa. Senza cognizione sull’elemento in sé, l’Ergot in questo caso e troppo spesso senza conoscenza sulla propra energia e su come gestirla. Quindi va a finire che la maggior parte di che si prende l’LSD, lo fa per andare a sballarsi in discoteca. Cosa piuttosto dannosa e sbagliata. L’LSD amplia le tue facoltà psichiche in maniera stupefacente. Spalanca le cosiddette porte della percezione dandoti la possibilità di sperimentare in goni direzione. Ti mette in una posizione di estrema potenza. Cosa che dovrai pagare in qualche modo dopo. Più sfrutterai questa energia, questa posizione, più chiaramente dovrai gestire il dopo.
Noi abbiamo scelto di sperimentare una viaggio di gruppo, puramente come estensione della percezione. Niente club, niente altre persone, solo il gruppo scelto, i fratelli o compagni di viaggio e nulla più. Sei persone. Yonni, israeliano, da quella sera in poi Fish. L’amico che ho portato da Mirissa. Benita, una ragazza finlandese, esperta di hata yoga e esperta nella gestione delle proprie energie. Una vera e propria potenza della natura, energeticamente parlando.  Pasqualino. Pasqualino è un italiano calabrese trapiantato al nord che ha lasciato l’Italia sei anni fa, vivendo e lavorando tra Nuova Zelanda, Australia, Thailandia, Malesia e Francia. Pasqualino è un ira di Dio. Non sta mai fermo, sta in silenzio davvero poche volte, ha un energia contagiosa ed è un Dio alla chitarra. Davvero un fenomeno, con tanto di voce. Dai una chitarra a Pasquale e fai serata. E’ uno di quelle persona che ti suona Ocean di John Butler come fosse Gianna di Reitano. La musica è parte di Lui, suona molti strumenti, tra cui l’armonica a bocca, strumento chiave di Barbi. Anche senza alcuno strumento Pasqualino è stato in grado di portare musica durante il viaggio, semplicemente tamburellando sul suo corpo. Lucy, di cui ho ampliamente parlato, Barbi ed il sottoscritto.
Dopo un rituale tutti insieme, per concentrarsi su una connessione comune abbiamo preso il nostro acido e abbiamo iniziato a passeggiare sotto una leggerissima finissima pioggia, lasciando impronte sulla sabbia di Hikkaduwa. Eravamo una squadra unita al passeggio. Il viaggio è arrivato dopo un oretta, molto delicatamente per poi esplodere in una connessione di cui ognuno di noi non poteva aspettarsi e di cui nessuno aveva benché minima esperienza. Avere una connessione psichica con un gruppo di persone è qualcosa di fortissimo, non sempre facilissimo da gestire, stancante, incredibile. Un esperienza profondissima. Ci sono stati dei momenti di vera e propria coscienza comune, se questo può aiutare a capire il concetto. Un abbattimento totale dell’ego che ha portato ad un senso di collettività mai sperimentato prima da noi. L’entità è stata una, divisa in sei corpi, sei cervelli con una coscienza. La cosa è stata così intensa e profonda che anche in normali momenti mentre si mangiava, si camminava, sentivamo un collegamento energetico fortissimo. Ogni individuo era importantissimo per ogni altro. L’importanza e l’unione del gruppo era indistruttibile, inscindibile. Se solo una si allontanava anche solo per un attimo di toilette, c’era un senso quasi di disagio comune. Senza quasi. Solo la completezza era appagante. Abbiamo disegnato insieme sulla spiaggia creando cose una sola meravigliosa storia, tutti ampliavamo i conetti dell’altro perché tutti, anche senza sentire letteralmente i pensieri dell’altro, eravamo nella testa dell’altro. Com’appunto ci fosse un ulteriore cervello comune al di sopra di noi. E’ difficilissimo spiegare a parole questa esperienza, spero di essere riuscito almeno a condividere i concetti chiave. Un esperienza incredibile che ovviamente consiglierei, solo che per farla è importante avere qualcuno che ti spiega un po’ di cose perché l’LSD non è assolutamente un gioco. Non che sia pericoloso, qualsiasi medico ti può dire che non ha effetti tossici sul fisico (rimanendo in dosi equilibrate), né tantomeno crea alcun tipo di dipendenza. Soprattutto non brucia cellule celebrali. Spalancare le porte della percezione però può esser, come dire, azzardato. Puoi ascoltare migliaia di esempi di gente che ha avuto un cattivo trip, paranoie, allucinazioni. Questo è perché si usano le cose senza sapere come e dove vanno usate. Non si danno le chiavi di una Ferrari a un sedicenne ubriaco in sulla Roma Salerno.
Quel che in più tutti noi non ci aspettavamo era che in un certo modo, diverso dal viaggio in sé, questa connessione fosse rimasta per diversi giorni e in maniera lieve rimarrà probabilmente ter sempre. Durante i giorni a seguire anche chi dei sei era meno unito ad un altro degli individui, avvertiva comunque un senso di piacere, di benessere nei suoi confronti. Gli abbracci sono stati più forti e profondi, le parole dette con più cautela e sempre con dolcezza.

Arrivederci fratelli miei.

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