mercoledì 8 febbraio 2012

Laos e le 4000 isole


Un Lao coffe e una baguette con burro e marmellata, talvolta un pancake al cioccolato, qui lungo il Mekong, assaporando quest’aria rilassante che sa di salmastro e  non so perché mi fa venire in mente le lezioni sul vino di Sangiorgi. Momenti impagabili, entrambi.
Il Laos è pura magia.Conosco solo queste due piccole isole, Don Det e Don Khon, qui a Si Pha Don, ovvero le 4000 isole (abitabili tre o quattro) del Mekong laoita nei pressi della Cambodia. Sono già cinque giorni che sono qui e son cosciente di aver trovato un altro mio piccolo paradiso, dopo Gili Air. Per molti versi più bella Don Det, perché la cornice di questo fiume, che porta con se non si sa quanta storia, ha dell’incredibile. GIli Air però aveva un mare bellissimo, magari meno poetico e estetico, ma il mare è il mare. Per ora sono i miei due posti, se mai dovessi scappare da qualcosa e ritirarmi per un po’.
Passeggiate, visita alle rapide, spiaggia, nuotata lungo corrente nel fiume, un po’ di tubing  (starsene spaparanzati su una enorme camera d’aria, con una birra in mano, nel fiume e seguire la corrente), un po’ di giocoleria insieme ad altri viaggiatori, altra birra, tramonti, qualche chilometro in bicicletta, letture sull’amaca del patio lungofiume della mia guest house Ho anche ripreso a giocare a scacchi, un gioco a cui dedicherò molta della mia senilità, non posso farmi trovare del tutto impreparato. e. Queste sono le mie giornate in un paese che in vero è ancora misterioso, ma del quale già sto iniziando a gustare aria e comportamenti. Inizio a conoscerlo, piano piano. Un paese dove il turismo è quasi un esclusiva dei viaggiatori, qui di turismo non consapevole non se ne vede l’ombra, grazie a Dio, almeno per ora.  La birra è ottima birra , la più comune la Laobeer mi ha fatto subito la giusta impressione, piazzandosi dopo la Shinga thailandese alla prima bottiglia, ma dopo un paio di giorni ho scoperto la Namkhong, che mi ha stupito con un gusto unico e se la troverò non solo lungo il Mekong, sarà la mia birra ufficiale del Laos, con pochi inframmezzi di Laobeer. Sono venuto a scoprire che questa birra nel 2011 ha ricevuto anche diversi riconoscimenti internazionali.
Mi sveglio prima, anche prima delle 8 e vado a dormire presto, difficile che superi mezzanotte, è un record per me. Ieri sera ho preso sonno alle 11, forse il mio record personale.In Laos vige uno stretto coprifuoco per la popolazione, ma nei posti più turistici o comunque con meno presenza di polizia, al “turista” è permesso rimanere fuori, senza far chiasso, tenendo in considerazione che nessun laoita è in giro e le varie attività sono chiuse, quelle con clientela straniera, possono rimanere aperte un po’ di più, senza musica e con luci abbassate. E’ una cosa che voglio capire bene e voglio testare negli altri villaggi e città.
Interessante, e terribile, il divieto assoluto per le donne di avere relazioni con uomini stranieri, se non sposati, anche questo è qualcosa che voglio vedere anche da altre parti, dove la presenza dei locali sarà sicuramente maggiore.
Don Kohn, l’isola consorella, più a sud e collegata da un ponte “fatto dai francesi” è più grande, ancora più tranquilla, cosa dovuta semplicemente a meno presenza di viaggiatori giovani più alta di quelli più in là con l’età. Qui c’è un luogo dove poter avvistare i delfini d’acqua dolce e delle splendide rapide che si ostinano a chiamare cascate.
Lasciare Don Det non è cosa semplice, avessimo avuto un visto più lungo avremmo prolungato ben oltre i sei giorni il nostro soggiorno in questo piccolo paradiso fluviale, fatto di pesca, poco chiasso, tante biciclette, bufali e cani che sembrano sempre appena nati. Fatto d’oro sulle spiagge, esattamente le spiagge di questa parte del Mekong sono piene di polvere d’oro, che ogni tanto vedi anche galleggiare sull’acqua, sembra molto rarefatta. Immagino non si possa raccogliere tutto quest’oro, forse è più la spesa per separarlo dalla sabbia, comunque non è poco, fa uno strano effetto. Nelle Shi Pha Don le spiaggia sono realmente dorate.Andarsene è comunque un qualcosa che ora devo fare, quindi punte verso Pakse, d passaggio epr arrivare  a Paksong una nuova barca e due nuovi bus da aggiungere alla lista, un nuovo motorino e via con l’esplorazione del Plateu, zona di villaggi e popolazioni tribali… E che Dio ce la mandi buona anche questa volta.

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