giovedì 24 novembre 2011

Halong Bay, Hanoi e tanti saluti

I miei post sono sempre più lunghi, spero abbiate la pazienza di leggere, comunque pochi minuti e salutare con me questo posto.

Nessuna delusione.
Direi il contrario, m’aspettavo tanto, ero carico d’attese come ho scritto, ma non credevo di vedere qualcosa del genere. Inverosimile o IMPRESSIONANTE, come diceva trenta quaranta volte al giorno la nostra ultima compagna di viaggio qui in Vietnam.
Halong Bay merita ogni cosa, merita il viaggio in Vietnam fosse anche solo per visitare esclusivamente questo posto,
Ho fatto stavolta una scelta azzeccatissima: Sostare a Cat Ba Island e visitare Halong Bay da qui. Cat Ba è L’isola più grande ed è a Sud di Halong Bay.
Ora non so come poter descrivere a parole lo spettacolo che mi si è presentato e so che per quanto siano belle le fotografie che ho fatto o che hanno fatto fotografi più bravi di me, non è possibile comprendere a pieno questo luogo se non si visita in prima persona. Non basta nemmeno fare un giro in barca, bisogna scendere in acqua, in Kayak e visitare posti altrimenti non raggiungibili. .
Grotte stupefacenti, insenature paradisiache. L’apice l’ho raggiunt con un momento che si è tatuato nella mia memoria. Entriamo in un insenatura, un piccola grotta, pensiamo una delle tante, da visitare. La grotta finisce subito regalandoci dall’altra parte un luogo che sembra incantato: Un piccolissimo mare interno all’isolotto (cene sono circa 3000), completamente racchiuso, abbracciato, dall’isola. Ripeto, accessibile esclusivamente da una piccola grotta, sembra la bocca di un vulcano. Non c’era assolutamente nessuno. Volevo dire qualcosa a Polly, esprimere lo stupore, ma siamo rimasti in silenzio (cosa molto rara per me), perché tutto era troppo e ogni parola fuori luogo. Una bellezza maestosa. Già eravamo ad Halong Bay, uno dei luoghi naturali più belli del mondo, ma questo angolo è stato un vero colpo di fortuna, una cosa unica. Mi fermo qui e vi consiglio di provare ad immaginare.
Ho fatto una top list tempo fa, con cinque dei posti più belli mai visti senza porre un ordine d’inportanza, ecco, questo invece è il più bello di tutti. Il più bello di sempre.
Se sol avesse l’acqua cristallina sarebbe pericoloso per il cuore, da sindrome di Sthendal, comunque sfiorata. Qui l’acqua ha una colorazione verdastra presa dal fondale un po’ melmoso.
Proprio mentre ci troviamo in questo paradiso, durante questa settimana, sono venuto a sapere che c’è stata una selezione mondiale per decidere i sette posti naturali più belli del mondo, non c’è stata esitazione nello scegliere anche Halong Bay. Nella lista ci sono altri posti bellissimi, non li ho visitati tutti, ma non sono assolutamente d’accordo con alcuni. Continuo a stilare la mia personalissima lista e per ora sono a sei, chiaramente io parlo solo di ciò che ho visto, non posso considerare posti che ancora non ho visitato.
Riepilogo:
Top of the list Halong Bay, poi senza ordine di bellezza pongo Il deserto del Sahara, La spiaggia di El gizra in Marocco, L’angolo di paradiso che si trova a Soroa nella provincia di Pinar del rio a Cuba, l’isola di Marettimo in Italia, e la piccola valle/tempio di Gunung Kawi nei pressi di Ubud, a Bali in Indonesia.
Una leggenda dice che Halong Bay è stata creata dalla discesa di un dragone chiamato a difendere quella terra contro i nemici che attaccavano, il dragone discese e creò gli innumerevoli isolotti calcarei a difesa di quella terra. Gli abitanti una volta finita la battaglia si insediarono nella terra che poi divenne il Vietnam.
Cat Ba è molto bella, anche nell’interno, per metà parco nazionale, ho approfittato per fare un trekking abbastanza duro di otto chilometri terminato in un piccolo lago chiamato lago delle rane, al suo interno crescono numerosi alberi che specchiandosi nell’acqua creano una cornice da fiaba.
Strepitoso anche il villaggio galleggiante di Cai Beo, tra gli isolotti che introducono ad Halong bay dove vivono seicento persone. E’ molto grande, non avevo mai visto nulla del genere, molto più bello ed pittoresco anche dei mercati galleggianti sul Mekong e ancora meno battuto da i turisti.
Lascio Cat Ba con un po’ di dolore perché non so quando potrò assistere ancora a spettacoli del genere.
Il Vietnam in generale è un paese bellissimo, sono sincero m’aspettavo ancora di più dal resto, ma la bilancia alla fine pesa tremendamente a suo favore per via di Halong Bay, esageratamente bella. La gente è quieta e gentile, ma non così amabile come magari quella incontrata in Indonesia e sembra essere un pensiero condiviso un po’ da tutti quelli che ho incontrato, anche gli ultimi amici: Jack e Gareth, from U.K. che hanno fatto un invidiabile viaggio da Saigon ad Hanoi in moto e gli amici spagnoli, Aida, Mireia, Mariona ed Ernest, ancora catalani.
Fino ad oggi è il luogo più sporco mai visitato, sia per quanto riguarda l’igiene generale, peggio della Cina a volte la sporcizia o le maniere dei vietnamiti purtroppo ti fanno stringere lo stomaco, ma a tutto si fa l’abitudine, non che non ci si faccia più caso, ma lo stomaco si abitua. Mi manca ancora l’India dove sono convinto che si toccherà l’apice. Con un piccolo passo avanti diventerebbe una nazione ricca, sfruttando bene il turismo, anche se per quanto mi riguarda sono contento di averlo visitato ora, con tutti i suoi problemi, è sempre più bello andare in un luogo dove il turismo è ancora all’inizio.
Non faccio mai pubblicità ad alberghi o ristoranti dove sono andato, ma Mr. Quan merita davvero. In un posto dove chi è nel commercio è spesso inopportuno, antipatico, scortese prorpio con chi dovrebbe essere almeno formalmente gentile, Mr. Quan è stato delizioso, anche quando il primo giorno ho deciso di optare per un altro albergo in luogo del suo che mi sembrava più carino (l’avessi mai fatto, siamo stati trattati male, ci hanno buttato fuori perché non abbiamo prenotato un tour con loro e c’è mancato pochissimo che arrivassi alle mani con il proprietario che mi sfidava). Quando dissi a Mr. Quan, il primo giorno, vado di la, mi rispose con un sorriso, non ti preoccupare, magari verrai ad assaggiare la mia cucina. Sono tornato subito da lui, abbiamo mangiato quasi solo nel suo albergo, perché dopo aver provato gli altri non c’era paragone per qualità della cucina, pesce freschissimo e abbondanza dei piatti. Tutto perfetto. Cinque euro per dormire in camera con vita mare, aria condizionata e sette euro per una completa cena di pesca. Tutto per due sia chiaro. Mr. Quan è all’albergo Than Thung, chi volesse immergersi nel paradiso non perda l’occasione di incontrare questa persona squisita e assaporare la sua cucina, fino ad oggi la migliore del Vietnam.
Il Vietnam è anche il posto dove ho visto le baracche che vendono le cose più strane. Mi spiego meglio, non che vendano gli “oggetti” più strani” ma l’abbinamento di oggetti più curioso.
Esistono quei negozi in tutto il mondo, soprattutto di proprietari cinesi che vendono di tutto, ma mai mi era capitato di vedere uno che vendesse esclusivamente specchietti sinistri per motorini e cocchi freschi. O fiori e dolci. Particolarissimo anche l’ambulante che andava in giro con la bilancia elettronica delle farmacie che ti da altezza e peso, questa a CAt Ba, in sette giorni mai visto nessuno darle un solo centesimo.
Nel finale ho visitato anche Ninh Binh, paesaggi stupendi, non a torto la chiamano la Halong Bay della terra ferma. Hao Binh, un posto orrendo in cui sono capitato per caso e a chiudere ho studiato bene Hanoi, una città che mi ha molto attratto, Polly anche è rimasta molto colpita soprattutto dal suo Quartiere vecchio. Il quartiere vechio è come Pham ngu lao a Saigon, solo più grande e più caotico. I motorini in questa città sono sempre numerosissimi, certo non le orde sataniche che vedi giù a Saigon. E’ una città in cui avrei speso altro tempo, solo per respirarla maggiormente, più bella di Saigon a mio parere e non me l’aspettavo. Abbiamo anche mangiato davvero bene.
L’ultimo giorno, quello della partenza ho avuto una fitta allo stomaco scoprendo che davvero qui qualcuno mangia i cani, come in Cina, ma l’avevo solo letto. Ora ho visto dei cani trasportati su un motorino, non so che parole usare ma erano.. Appena stati cotti. Il foro sul petto e sotto la coda inidicavano il metodo sottolineato dalla pelle fatta sulla fiamma. Orrendo e permettetemi di dire sbagliato, soprattutto perché non lo mangiano per appetito, ma per una insana cultura convinta che la carne di cane ricca di adrenalina migliori le prestazioni sessuali. Vedere quello spettacolo purtroppo mi ha fatto ulteriormente scendere la simpatia per questo popolo, che già non è alta. Dopo solo un minuto ho anche purtroppo scoperto la razza perché il motorino che seguiva aveva tre gabbie le quali unite si e no erano sufficienti per un cane, con stipati due cani per gabbia (sei nello spazio di uno quindi) e si vedevano i tenerissimi animali visibilmente sofferenti, doloranti, spero non coscienti della certa terribile fine che stavano per affrontare. LA cosa peggiore è che è stato questa l’ultima immagine di un viaggio comunque splendido.
Mi mancheranno le immagini di questo posto, dove incontrerete, se passate, un infinita di carte da gioco per terra, ovunque; dove vi capiterà di bere birra con ghiaccio, perché nelle mete non turistiche la birra non viene raffreddata e vai a capire perché; dove gli innumerevoli mercati luridissimi hanno colori splendidi, magari non come quelli del Marocco, comunque intrisi di vita; dove il mare è inquinato in maniera che non crederesti; dove le donne quasi sempre portano quella cavolo di mascherina a quanto pare chi per il sole, chi per lo smog e chi non sa nemmeno perché la porta, perché se lo chiedi tutti ti danno una risposta differente, dipende da dove sei; dove potrete vedere i dentisti in vetrina, letteralmente operano in vetrina, ho anche un video, lo posto sotto; dove la gente è anche brava, ma è il modo di fare che alla lunga ti stanca, non è piacevole vedere uno che ti da la mano il secondo dopo che se l’è infilata tutta nel naso ed è frequente; dove vedrete i motorini che più carichi non si può e non importa se avrete visto di tutto in vita vostra, più carichi di così è impossibile, ho visto torri alte oltre i tre metri di canne da zucchero, sacchi e sacchi pieni di tutto: I vietnamiti sono i campioni del mondo di “carichiamo il motorino”, sono tutti cintura nera.
Ciao Vietnam, paese poverissimo e ricchissimo, pulisci il tuo mare, facci questo favore e sarai ancora più bella. Ciao Vietnam, è stato bello scoprirti e bere la tua birra a quaranta centesimi a bottiglia.



2 commenti:

  1. grazie per questo contributo, anche se un viaggio raccontato, lascia sempre un po' d'amaro in bocca...bisogna prima o poi avere il coraggio di prendere il proprio zaino e partire...

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  2. concordo, incontrare il mondo è una cosa importantissima per la prorpia crescita ed evoluzione.

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