Da
Coron mi muovo a El Nido. Spostamento in barca, di legno, un viaggio splendido
e comodo. Sapendo che difficilmente mi fermerò qui, perché se consideriamo
l’altissimo livello del diving nelle filippine, El Nido non è nulla di che. Il
posto però è bellissimo. Un proseguimento di Coron. Magari lo è Coron di Palawan,
ma è uguale. Per esser chiari: Palawan è un'isola stretta e lunga completamente
ad ovest delle filippine. E' un po' staccata da tutto il resto ed è
indubbiamente l’isola più bella e indicata un paio di anni fa da non so quale
classifica, come isola più bella del mondo. Ci sta, perché come dicevo nel post
precedente, qui la bellezza della natura e del mare davvero ti scuotono e ti
riempiono. Coron è un'isola poco più a nord di Palawan come lo è Busuanga, l'isola
dove è situata Coron Town. Si considera però Palawan anche come tutto l’insieme
delle isole di questa zona. Come dire Viasaya, per le isole centrali. Spero di
esser stato chiaro. Ora mi trovo a El Nido, probabilmente il secondo posto più
turistico delle Filippine dopo Boracay. Qui si spende un filo di più che nel
resto delle Filippine, ma è normale, visto il costante turismo. Qui si viene
per fare Island hopping come a Coron (tranne che lì si va anche per fare
diving) e lo spettacolo è stupefacente allo stesso livello. Inutile soffermarmi
oltre con lussuriosi aggettivi riguardo la magnificenza della natura
circostante. Si sta bene a El Nido, anche se la sua spiaggia non è davvero
nulla di che, ed è l’unico neo di questo paradiso. Incontro tra le primissime
volte durante il mio peregrinare intorno al mondo, degli italiani. Un gruppo di
studenti che studia in Cina, qui in vacanza più tre ragazzi con cui faccio
amicizia. Uno dei tre Diego, vegano, barba hipster, amante del cinema, persona deliziosa
con cui sento una discreta connessione, uno di quei personaggi interessanti con
cui sai che in qualche modo rimarrai in contatto. Il mitico Eros, l’adulto dei
tre, con daliniani baffi e spallettiana
capoccia, diventa compagno di gite in scooter per il nord di Palawan. Corriamo
come matti, manco fossero gare di dirty road, ma ci si diverte davvero tanto.
Personaggi da tenere in memoria, personaggi forti davvero. Purtroppo pochi
giorni a disposizione per condividere di più, loro devon tornare in prigione.
Credo che Eros ora sia in Germania a fare lo chef, essendo uno chef…
Si
beve, la sera si sta al reggae bar a caccia di qualche femminilità brilla lamo
quanto me per condividere i soliti momenti da travel lover che iniziano a
mancarmi. Nella passeggiata notturna sulla spiaggia incontro degli occhi
incredibili incastonati in un bel viso di ragazza. Continuo a camminare, c’è
molta gente e fantastico, chissà, magari è la donna della mia vita. Ci rido su,
perché probabilmente non la vedrò mai più. Sta di fatto che continuando la
passeggiata finisco al reggae bar con Eros, non ci sono posti a sedere sui
tavolini in spiaggia e allora ordiniamo una birra e stiamo li, fermi in piedi,
a guardarci intorno. Ed ecco ancora lei, accanto ad una donna più grande ed una
più piccola, la piccola sicuramente la sorella, la più grande sicuramente la
madre. Tutte e tre con un doppio colore dei capelli. LA madre ci chiama e dice
di sedersi con loro…. Incredibile, che la mia fantasticheria stia prendendo
forma? Si chiacchiera, sono
Canadesi,
donna figa la mamma, vivono nelle filippine su un'isola sperduta, Tablas. I
meravigliosi occhi di Starr, questo il nome, vagano nella notte tra un volto e
un altro. Un amico filippino si siede acanto rivelandomi di esser pazzo della
sorella più piccola, non rendendosi conto che ha tredici anni! Lo invito a bere
meno e puntare altro… Nulla accade a parte piacevoli chiacchierate e una testa
che dondola dalla birra. No, pare che non sia la donna della mia vita: anche se
in vero, chi può dirlo? Magari la rincontrerò su qualche isola da qualche parte
per il mondo fra qualche anno. Ho imparato che dire mai non ha davvero senso.
El
Nido prende cinque giorni del mio viaggio e mi sposto a Port Barton, posto
tranquillissimo e bellissimo qualche ora più a sud con furgoncino per turisti.
3 ore circa di viaggio. Velocissimo. Ripenso agli spostamenti in India quando sette
ore di viaggio sono considerate nulla, nulla davvero. Qui la gente si spaventa
per un viaggetto da cinque o sei ore. In India possono capitarti botte da trentacinque
anche se il mio più lungo fu 16-17 ore, per un paio di volte almeno. Comunque
ora siam qui, filippine. E Port Barton è bello. Qui faccio amicizia con un
gruppo di ragazzi che stanno facendo Yoga Teacher Training in Chakra Yoga, in
un centro che ho visto arrivando li. Lego un po’ di Più con Natalie, la quale
ritroverò più in la. Altri cinque o sei
giorni, tra una passeggiata alle fontane e il gironzolare per il villaggio. Una
notte splendida la spendo con la yoga community in una casa-capanna a due piani
costruita nel mezzo della giungla. Cenetta e chiacchiere e mi risveglio all’alba
con una vista mozzafiato. Che posto le Filippine… Che magia, che bellezza!
E'
ora di partire, ho voglia di trovare il posto in cui mi fermerò, pare sia
Bohol, amici in viaggio che incontro mi dicono, tu amerai Bohol. E andiamo a vedere
sta Bohol, non era nemmeno nei piani iniziali, quindi probabilmente hanno
ragione loro. Non che abbia davvero un piano, ho un disegno iniziale e molto
generale, ho imparato presto in viaggio che avere un piano è innanzitutto
controproducente, poi comunque se stai in vacanza da queste parti del mondo a lungo,
impari che un piano non ha senso di esistere, tanto, comunque, mai andrà come
volevi te e tutte le volte ne sarai contento. Per andare a Bohol devon prendere
un aereo da Puerto Princessa. Una città, non voglio stare in città, mi fermerò
un giorno e scappo. Ah, è anche ora di rinnovare il visto, quasi un mese è già
passato…
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