Varanasi è
uno dei posti che più ho atteso in vita mia. Un psoto che mi dicevano esser
culturalmente sconvoglente.
Beh, può sicuramente
esserlo. Diciamo che se sei abiutato a viaggiare molto, se hai visto tutto il sud
esta asiatico, se sono più o meno otto mesi che mangi India, respiri India,
parlicchi Indiano, hai visto bene Calcutta, nessuna luogo potrà davvero
sconvoglerti culturalmente. Benares,
come viene chiamata principalmente in Hindi è a dir poco pittoresca. Sporca
come pochi luoghi su questo pianeta, ienteressante come pochissimi. Effettivamente se uno prende e arriva
direttamente a Varanasi, senza aver fatto a lungo il callo in tante altre
parti, può esser devastante. E’ motlo difficile da spiegare a parole, Varanasi
ti può lacerare la coscienza. La povertà che incontri, la vita di strada ai
limiti dell’umano, i morti che bruciano (ho involontariamente, letteralemtne,
aspirato a pieni polmoni un corpo in fiamme, una sensazione piuttosto
difficile), lo sporco, i colori accesi, il cibo di strada, il più buon lassi
dell’India (meglio di Amritsar, checchè
ne dicano) la merda ovunque, le mucche, il maestoso Gange, i bellissimi Gath.
E’ una città immortale, è una città che ha natali più antichi di Roma stessa
(lasciando perdere che di per sé non v’è una singola pietra più antica di
Roma…).
Varanasi
era immancabile nel mio infinito peregrinare, passeggi nelle sue piccole
intricatissime vie, ti ci perdi e ti trovi i morti che girano con te, puoi
quasi sentirli, sembra essere una città che non lascia facilmente scappare le anime dei suoi morti, è, come
dire, una città magica. Venire in India e non visitare Varanasi è andare in
Francia e non visitare Parigi, con la differenza che nella vita di un essere
umano Varanasi è molto più importante di Parigi. E’ un epicentro energetico che
ti scuote, smuove le fondamenta di ogni umano che tenga gli occhi aperti,
ovviamente non del turista che passeggia con l’ipad in mano per fare il video
delle vacanze, nache se non né sono sicuro….
Non è
consigliabile fare Varanasi appena arrivati in India, come dicevo, ma
sicuramente non è nemmeno da fare come ho fatto io, alla fine di lunghi ed
estenuanti otto mesi, perché è tanta roba, tanti odori, tanto sudore. Benares
stanca. Mi son fermato cinque giorni. Cinque giorni sui Gath, tra le vie,
passeggiando e fotografando, affittando all’alba una barca per vedere la città
dal suo fiume. Una delle particolarità è che la capitale religiosa dell’India
Induista è situata solo da una parte del fiume, desolazione dall’altra. Difficile
non amarla, ma possibile che ti colpisca talmente tanto che dopo la prima mezz’ora
tu voglia totrnare in albergo e non uscire più. C’è chi non tornerà mai in
India a causa di Varanasi, c’è chi ci tornerà sempre, perché c’è Varanasi.
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