1 Febbraio.
Namasté.
La vita è una cosa meravigliosa. Avere coscienza che non
avremo solo questa vita da spendere, ma molte altre, così come molte altre ne
abbiamo avute, è eccitante, se la sola meraviglia non bastasse.
Il viaggio perpetuo ti cambia, non posso smettere di
scriverlo nonostante l'abbia già fatto molte volte. Ti arricchisce in così tanti modi che non avresti mai pensato. Se in
questo riesci a cogliere anche più opportunità possibili, che ti si presentano
generalmente come sospiri, non come spettacoli immancabili (il più delle
volte), puoi davvero arrivare ad una consapevolezza talmente più elevata che
oltre a far bene a te stesso, farà bene anche al resto.
Il viaggio con Barbi, e ora con Adi, la compagna di Barbi in
questo periodo, va molto bene. Il lavoro per il nuovo progetto, perception
shifts, va un po’ piano, ma questo perché gli argomenti che trattiamo, sono un
po’ delicati e tabù per più o meno ogni società. Hampi è stata lunga e molto
bella, un posto con un’energia strana, comunque bellissimo, soprattutto lo sono
le sue colline, ammassi di rocce tondeggianti. Dove ci riunivamo, e molti altri
lo fanno, per assaggiare stupendi tramonti e viste mozzafiato. Interminabili
jam session, a cui questa volta non mi sono mai unito, e mille volti, mille fratelli,
mille sorelle a condividere la bellezza della vita e le verità che solo questo
tipo di esperienze ti possono dare.
Amici come Yaqir ed Elyasaf, i Quarter to Africa, conosciuti
a Gokarna, rendono le esperienze più piacevoli e più intense. Nel caso
specifico anche molto più divertenti. Hampi è da vedere, a prescindere dai suoi
molti templi, davvero belli. E’ una piccola immersione nella cultura del sud
dell’Hindustan. India come si chiama in hindi.
Incontro nuovamente Sam, amico dell’Hansa Surf in Hikkaduwa.
Orami non mi stupisco più di incontrare persone conosciute duranbte il viaggio.
Capisci presto che e’ cosa normale. E’una questione di energie che si
attraggono. Non esistono coincidenze che sono solo coincidenze. E’ grazie a Sam
che andrò poi a Mysore per la mia settimana di Yoga.
Scrivere qui dalle colline di rocce di Hampi è incredibile.
Lo spettacolo che ti si staglia davanti agli occhi è a dir poco superbo. Le
rocce scendono delicatamente sino a terra, cullando piccoli ma magnoifici e
labirintici campi di riso. Attraversare i campi di riso di notte con il cielo
stellato è un esperienza da provare. Pazzesca. Se sei in LSD diventa
indimenticabile, sembra di essere in un videogioco. Comunque, dicevo… I campi
di riso, piani, non terrazzati come quelli più famosi, ma circondati da
numerose palme da cocco. Sulla sfondo altre colline e i meravigliosi templi e
roine di Hampi. Davvero, sembra un panorame finto, non di quelli cinesi o di
Macao, fatti pronti per essere sempre belli, stile sotto naftalina, per i
turisti. Invece è tutto naturale e superlativo. Gli aggettivi in issimo si
sprecano.18 giorni ad Hampi sono davvero troppi per me, ma per via
del progetto, dell’articolo su Hampi, di un assestamento generale nostro e per
via di un po’ di pigrizia che un posto del genere dà, passano via in un attimo.
Hampi, meta imprescindibile, magari da far in maniera più
corta. La vita che vedi scorrere sotto al fiume con le centinaia di indiani che
lo vivono, lo bevono, ci si lavano, ci giocano… Un fiume di acqua e di colori
che ti mozza il fiato e che a volta ha del tragicomico. Il surrealismo
dell’India rimane prezioso per me. Qui per attraversare il fiume, piccolo in
bassa stagione, devi prendere un barchetta. Tragitto un minuto e mezzo. Mi pare
10 rupie, nulla. Ma, invece di pagare al “conducente” e invece di prendere le
persone e portarle dall’altra parte per poi fare lo stesso e portarle di qua si
sono inventati un sistema dove perdono soldi e fanno un casino. Per prendere la
barchetta devi comporare il biglietto li accanto a dove prenderai sta benedetta
barchetta. Una calca impressionante a votle per entrare su sto trabiccolo, che
prima o poi si rovescerà perché pare ovvio vista l’instabilità. Poi ogni
barchetta porta la gente solo da un lato del fiume e torna indietro, allungando
di molto, vista la quantità di persone, il piccolo viaggio. Quindi non puoi
nemmeno comprare due biglietti, tipo andata e ritorno, assurdo. Detto questo a
fine giornata tutti i biglietti vengono
gettati in acqua o semplicemente li per terra. Una cosa contorta, e davvero
poco poco intelligente.
Mi sono ritrovato un paio di volte a pulire ampie parti di
prato e a sgridare il fratello indiano che trattava il fiume come i llavandino
di casa sua.
Detto questo devo dire che se sei una persona connessa con
il pianeta terra, non puoi non amare l’India. Se sei connesso con le mattonelle
o il parquet di casa tua o del tuo albergo preferito o con le ruote della tua
vettura, non amerai l’India. Non la sopporterai probabilmente.
Shanti baia, Shanti.
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