6 Febbraio
Poi Mysore. Abbiamo aspettato fino all’ultimo per decidere
dove andare. Volevamo dirigerci verso Mumbai, Bombay all’inglese, dove io ho il
COMPITO di partecipare ad un film di Bollywood. Dico, una volta nella vita, mi
pare un’esperienza favolosa, e non è difficile per gli stranieri trovare un
posto come comparsa una giornata. Lavori tanto, non ti pagano nulla, o comunque
meno di dieci euro, molto meno. Non importa, di certo non vieni a fare una
giornata come comparsa di Bollywood per soldi. Lo fai per punti vita. Ho anche
conosciuto un produttore spagnolo di Bollywood (ma ho perso il contatt
oovviamente), magari mi divertirò davvero, comunque… Il fatto di andare verso Mumbai
ora era per passare da Pune, dove c’è l’ Osho meditation centre. Osho si
inorridirebbe. Niente a che fare con il sesso tantrico o con la spiritualità.
Il centro di Osho è un super resort dove sì, si può meditare perché almeno
vendono i corsi di meditazione di Osho che potrai trovare in molte altre parti
senza essere depredato senza motivo. Il sesso tantrico pare sia lasciato in
segreto, puoi ottenere delle lezioni private… Dopo diversi colloqui… Le lezioni
costano molto costano molto e le due insegnanti sono due ragazze dell’est
Europa. Ora, ok che io sono per la fisica quantistica, per la compassione e il
non giudizio… Ma qui sembra proprio che l’attività si ben altra che
l’innalzamento spirituale. Oserei dire alla romana, Ce stanno a pià per c…
Detto questo Mysore. Una città che quasi non sembra indiana.
Pulita, per gli standard indiani è svizzera. Mediamente organizzata, con aree
residenziali, come Gokulam, dove ci siamo ritrovati perché è la zona della
scuole di yoga. Senza yoga diventa subito noiosissima. Io sono qui immergermi
finalmente nello yoga, imparare qualcosa che posso portarmi in giro. Scelgo,
sotto consiglio di Sam, Ashtanga Yoga. Il tipo di Yoga che Benita, amica di
Hikkaduwa, Sri Lanka, praticava. Ora senza starvi a spiegare le grosse
differenze, l’Ashtanga yoga è uno dei più duri fisicamente parlando, perché ha
molto ritmo e una respirazione pranayama non semplicissima. La peculiarità
dell’Ashtanga è che è diviso in serie. Impari la prima serie, ci stai un paio
di anni minimo e se sei bravo passi alla seconda. Quindi una volta che impari,
lo pratichi. E’ sempre lo stesso ed è pazzesco.
Se posso, se ce la faccio, cerco di farlo ogni mattina, dopo i tibetani
e prima della colazione. Ora… questa è la mia routine mattutina, spero di
tenerla più a lungo possibile, anche tutta la vita. Sarebbe pazzesco.
Sveglia quando capita, spero sempre sul presto, ma non metto
sveglie che sono un cosa infernale. Acqua e Apple cider vinegar raw (aceto di
mele organico), che pulisce ed armonizza stomaco e fegato. Tibetani. I 5
tibetani sono 5 movimenti triati fuori da diverse culture tra cui la Sufi, lo
Yoga e simili. Dieci minuti hai finito.
Ti tengono in forma, rallentano l’orologio biologico,
svegliano il sistema linfatico, e alzano notevolmente l’energia. Infatti dopo i
5 tibetani è consigliatissimo meditare almeno dieci minuti. Io ne faccio 5
perché continuo la mia routine mattutina con la serie di Ashtanga Yoga
(L’Ashtanga comprende una delle numerose respirazioni pranayama, vuol dire che
fai pranayama per un ora), che mi tiene impegnato per un oretta e qui, posso
poi dedicarmi alla meditazione. L’Ashtanga Yoga ti stanca e ci mancherebbe… A
differenza di palestra o altre attività, sei stanco, ma sei attivo, hai un
energia altissima, anche grazie al Pranayama (io ci faccio pure i 5 tibetani
prima…) quindi qui la meditazione ti regala qualcosa di fantastico.
Letteralmente senti la tua energia canalizzata e non solo esuberante. Venti,
trenta minuti di meditazione profonda in questo modo, mi stanno stravolgendo la
vita. Si smette di lottare con sé stessi, quindi si smette di lottare col
mondo. Si perde ogni principio di frustrazione, ogni irritazione. Ti trovi a
sorridere a situazioni che ti facevano incazzare come una faina incinta
affamata. Ora passo e sorrido. A saperlo prima…
Dopo la meditazione rimango pochi minuti in silenzio, visto
che comunque dopo tutta questa attività la mente è ovattata, ma estremamente
ricettiva, buttarsi in dialoghi o caos
così di getto è quasi traumatico. La routine finisce con una bella colazione,
quando posso insalata di frutta con yogurt o curd, e muesli e magari un po’ di
miele organico. Questo innaffiato dalla mia tisana mattutina che generalmente è
a base di curcuma e zenzero. Poi, dopo, non sempre, magari un caffettino.
Mi ci vogliono poco più di due ore quindi. Vuol dire che
nella nostra società incivile è qualcosa che ti fa cambiare la tempistica della
giornata, gli orari, ma soprattutto la sveglia. Il fatto è che affronti il
mondo in maniera radicalmente diversa. Invece di essere una colonna di ferro,
che risuona a ogni colpo ed è intollerante e chiusa verso l’esterno, sei una
colonna di acqua e luce, che si adatta, che è inattaccabile, avvolgente e di
natura più elevata.
Il Dhalai Lama ha detto, ed come dargli torto, che se
insegnassimo ai bambini di 8 anni la meditazione, termineremmo ogni problema
della terra in una generazione, a partire dalle guerre. Il fatto è che quando
ne parli la gente generalmente ti risponde: non ho tempo, il che letteralmente
non ha significato. Non parlo delle 2 ore, ma dei 20 minuti di meditazione. Oppure,
no non fa per me, io faccio calcetto o pilates (?????). Oppure ancora, io medito
quando passeggio, o quando suono, o quando sto davanti alla tv, o quando mi
faccio una canna. Meditare vuol dire una cosa ben precisa, tra cui c’è il non
pensiero, l’abbattimento dell’ego, cosa non possibili quando si passeggia o si
suona. Farsi una canna, poi, è un altra storia… IL grande Osho ha introdotto
meditazioni dinamiche per gli occidentali, perché appunto, la maggior parte di
noi ha difficoltà estreme a concentrarsi in quel modo e soprattutto siamo i più
grandi fenomeni della storia a convincerci di mille cose raccontandoci mille
bugie, come appunto io non ne ho bisogno o io medito quando cammino.
Consiglio Osho a tutti. Provate a meditare, se lo fatte
anche tre o 4 volte a settimana vi stravolgerà la vita.
Mysore passa in dieci giorni. Da sottolineare solo lo Yoga,
Mysore sta allo Yoga quasi quanto Koh Tao sta al diving. E' la capitale
mondiale dell’Ashtanga Yoga, quindi potete immaginare. Le giornata dopo lo Yoga
passano tra una visita in città, o magari una visita ai rifugi tibetani che
ormai sono centri abitativi con templi e università buddhiste, o un tuffo in
piscina. Strino amicizia con molte ragazza, molte più donne che uomini nello
yoga. Il che per un italiano, single, è manna dal cielo. Spero di rincontrare
persone come Lindsey (Scozia) e Anastasia (Canada), compagne di yoga e Giorgi
(Spagna) e Marie (Francia) compagne di albergo e di visite fuori porta. Da qui ci dirigiamo pochi giorni verso Ooty,
per un po’ di fresco ,di cui mi stancherò in un istante e mi lamenterò, visto
che non riesco a non lamentarmi del freddo. Per me è antisociale e non etico.
Principalmente ci dirigiamo per scrivere un articolo sul posto e sui gruppi
etnici della valle del Nirgilis. Famosa per i suoi stupendi alberi di
eucalipto.
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