sabato 6 luglio 2013

Atlanta e poi.. New Orleans

Atlanta è stata una piccola parte soltanto. Atlanta, meno di una settimana. Atlanta senza una isita alla Coca Cola. Ma ogni sera nei bar. Atlanta, una città particolarissima, uno dei centri nevralgici della cultura omosessuale. Una città aperta, progressista, con forti tendenze artistiche. Una città con dei mezzi di trasporto da terzo mondo. Siamo troppo abituati a collegare Stati uniti con New York, dove c'è una metropolitana pazzesca. A parte qualche città, poche, con un buon collegamento metro. Il resto è niente di che, gli autobus, giusto quelli, non sempre con un servizio decente. Nel 2013 mi dovete dire chi considera gli autobus un servizio decente: servizio terribile in Atlanta. Ricordo poche città con un servizio bus davvero buono. Brisbane ad esempio, e siamo fuori dagli States.
Atlanta vista da un occhio europeo è una città piuttosto piatta, stilisticamente parlando, come quasi tutte le città americane. Non è bella assolutamente, se si ricerca una vera e propria bellezza, ma questa non è una delusione, perché davvero non m'aspettavo bellezza da questa città. Non ho una foto di Atlanta (ma questa non centra, potrei sicuramente trovare ottima street photography da fare). Devo dire memorabile il bar "Church"... Nome lunghissimo, ma chiamato semplicemente così. Dove l'interno è tutto un ironico dissacrare il cattolicesimo iconografico. Atlanta è interessante in quanto centro culturale, regno di writers fantastici, ogni muro è abbellito e sarebbe bello vedere da noi un po' di colore decente su tutto quel frigio e si eviterebbe anche di vedere scarabocchi sui muri. Gli scarabocchiatoti rispettano generalmente un'opera d'arte perché la loro in teoria, è protesta. Magari non capiscono che per protestare in quel modo fanno estremamente peggio. Per le strade, i parchi (Atlanta ti fa venire subito voglia di andare in bicicletta e avere un cane), i bar di Atlanta respiri progressismo, respiri pensieri di ragazzi che non vengono visti falliti perché cercano di esprimere la loro arte. Fotografi, videografi, wrtier, musicisti tantissimi altri modi di espressione. 
Breve Atlanta per me. Interessante spunto.

New Orleans doveva essere: New Orleans qualche giorno poi torniamo su ad Atlanta e vediamo un po' cosa tiriamo fuori. Invece è stato: New Orleans io non mi muovo da qui. Amore a prima vista, a primo morso alla prima fragranza. New Orleans pazzesca. New Orleans Festa Ogni Sera. 
Potrei stare ore e ore a parlare di questo posto. 
E' magnifico. Il cibo è buonissimo e pesantissimo.  La miglior cucina dopo quella italiana. I po boy (diminutivo di poor boy), i panini in baguette enormi con dentro 138 cose differenti; mai vista una cosa simile, ne ho visto uno con ostriche fritte, mailae grigliata, tutto (che vuole dire sottaceti, cipolle, lattuga, cetriolo ), e formaggio. HO mangiato le ostriche grigliate con formaggio fuso sopra. Il primo giorno ho avuto una cosa che loro chiamano food coma, che accade spesso a chi fa un posto completo la prima volta a New Orleans con cucina locale. IO me so fatto quattro ostriche grigliate col formaggio fuso; patatine fritte, che scopri avere due dita di cheddar fuso sopra e in mezzo al cheddar (formaggio), un'esplosione di jalapeños (solo questo piatto 18.480 calorie, puoi fare dieta 6 mesi.); pulled pork po boy, che vuol porco lavorato in qualche maniera, sfilettato, squisito, tantissimo: il panino è lungo circa 25 centimetri. Ce ne e sono di molto più grandi.  Famosa la muffoletta.  Chiamata la MUFALADA. Che sarebbe la muffoletta tipica Siciliana ripiena di 3,4 o 5 salumi, e verdure varie. Enorme. Ci mangiano da 2 a 3 persone.
Il resto del cibo l'ho provato al Jazz Festival, una cosa strepitosa. La cultura culinaria è enorme. Le cose che mi hanno colpito di più sono il couchon de Lait e il Soft Shell crab. Andateveli a cercare su internet. Il Jazz Fest è uno dei più grandi avvenimenti di New Orleans (secondo solo al Mardi Gras, uno dei carnevali più famosi e pazzeschi al mondo). Il Jazz fest è un festival di musica e cultura, tra cui cibo. La musica stessa è quella legata alla cultura locale. Un orgia di Blues, di JAzz classico e locale ( apro una parentesi lunga: Il Jazz di New Orleans, che poi è quello originale perché il Jazz è nato a Tremè, uno dei quartieri più poveri di Nola (New Orleans'), è diverso, è più "umano", più terreno, meno intelligente e più passionale, estremamente meno elegante. Invece di danzarti vicino e solleticarti il cervello e sedurti alla Rodolfo Valentino, ti prende di petto, ti spettina, ti fa ballare, suda con te. E' diciamo più amico che seduttore), è ovviamente della musica che eè diventata simbolo di New Orleans più dello stesso Jazz: il Brass. Se volete assaggiare qualcosa cercate Rebirth Brass Band. Non è solo musica è di più, Il Brass è commemorazione, celebrazione. Il Brass è pura festa. Allego un video sotto, date un'occhiata a questi ragazzi all'uscita del Jazz FEst. Ecco questo è quello che si trova ogni giorno per le strade di Nola, tra le migliaia di altre cose.
New Orleans e quella città dove non solo puoi essere te stesso senza troppi giudizi e sguardi altrui. LA meraviglia eè che puoi indossare una maschera senza troppi giudizi e sguardi altrui. Dico letteralmente è una città che da sfogo ad ogni libertà individuale. Tutto questo è concentrato nel Quartiere Francese, Vieux Carre, Non è insolito vedere persone mascherate. O seminude. O qualsiasi cosa vi possa venire in mente. Gente che va in bicicletta utilizzando biciclette a due piani. Giocolieri ovunque. Permformance musicali, travestimenti. Spesso chi si vuole ubriacare si traveste in maniera estremamente eccentrica e va in giro. Ogni turista che vuole una foto gli da un dollaro. Bevuta gratuita assicurata. L'alchool a New Orleans è economicissimo e si può tranquillamente bere per strada. Normale per noi, vietatissimo nel resto degli States. 
E' un città oscura. Nel senso che nel momento che ti da, ti da tanto. Ti può levare tutto in un attimo. NOn c'è quel tipo di criminalità che viviamo noi. Scippi, furti d'appartamento. Qui qualsiasi porta la apriresti con una spallata. Però sparano. Sparano serio. Quindi in certi posti non ci vai, da solo o di sera.  Evitando alcune cose da città considerata tra le più pericolose d'America diventa tra le più tranquille. La meno dal mio punto di vista. Se vivessi come vivo qui a Roma. Non avrei più nulla. Capita spesso di lasciare casa aperta e non che viva nel più lussuoso dei quartieri. Vedere, scoprire questa città mi fa capire più, molto di più di mia moglie. Lei è di qui. Non proprio cittadina, è dell'altra sponda del lago Ponchatrain. Comunque, dicevo, mi perdo nello scrivere questa città perché c'e così tanto..., dicevo, è anceh quel tipo di città in cui ti puoi perdere nel far nulla. Un momento di frustrazione lavorativa ad esempio, può esser fatale, perchè non senti la noia, senti solo la musica. Il cervello e1 troppo impegnato a ballare per pensare ad altro, se non c'è qualcosa davvero d'importante che t'attira.
Questa è la città più magica che abbia mai visto.
Dicevo il quartiere Francese, Il concentrato di New Orleans, a volte odiato dai neworleanians perché molto turistico. E' però strepitoso. Sto creando una galleria qui: http://www.jimicasacciaphotographer.com/the-experience/neworleans/.
Un quartiere costruito tutto in stile coloniale spagnolo, perché creato dai francesi, ma totalmente distrutto e ricostruito sotto il dominio spagnolo. Un capolavoro assoluto di ferro battuto, pazzesco. Di una bellezza usurpante. Davvero. Credo di aver utilizzato l'aggettivo giusto. Mia madre, folle fan del ferro battuto si sentirebbe male. Scorrendo qui troverete qualche esempio... http://jimicasaccia.tumblr.com
Ora, parlando mi rendo conto che devo fotografare di più e troppo spesso la festa mi ha travolto.
New Orleans è una gioia. La  vena principale del quartiere francese è Bourbon street dove la festa è ver oe proprio party. Commerciale, turistico, ma sempre con ottima musica e tantissimo alcol ad ogni ora. Poi c'è Frenchmen street, appena fuori il quartiere francese. Eà la via dove la musica dal vivo la fa da padrona, il posto assicurato per sentire band favolose sfoggiare musica di altissimo livello. Non si beve benissimo generalmente, devi cercare molto per quello. Si beve tanto e a poco, questo ovunque.
Passeggiare in questo quartiere è immergersi in musica, colori, trampolieri, uomini statua, uomini d'argento, musicisti, cartomanti, stregoni voo doo, spogliarelliste, imbonitori. Ultracattolici con microfono e cartelli che ci dicono andremo tutti all'inferno perché ci stiamo divertendo troppo. 
Il cattolicesimo qui sfiora il ridicolo. E' una setta di matti.
Insomma potrei scrivere per ore, ma spero di aver pitturato un quadro decente per far comprendere, almeno in parte, questo posto magico e un po' oscuro.  

Ecco il video, qualità ridotta e nemmeno tagliato... non serve, conta la musica.



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