domenica 26 agosto 2012

Koh Tao, le immersioni e il castello.


Come detto sono tornato in Thailandia.
Questa volta mi fermo a Koh Tao, per un bel po’, intenzionato a diventare Divemaster, in breve tempo mi rendo conto di voler come minimo diventare assistente istruttore.
Il tempo scorre veloce, con molte immersioni al giorno in un luogo bellissimo, Koh Tao, l’isola Tartaruga, immersa nel verde e circondata da strepitose spiagge.
Per le immersioni non è il massimo che ci sia, ma è comunque molto bello, ed è perfetto per imparare.
Torno proprio a alla Phoenix, non per altro è definita la Rocknroll school dell’isola. Secondo alcuni ha una brutta fama… Gli istruttori sono eccezionali, simpatici, con forti tendenze alcooliche. Scuola famosissima per i suoi Stress and rescue Course (io ne ho avuta la prova a gennaio) e per i suoi Snorkle Test.
Lo snorkel test è la “festa” che ti fanno quando diventi Divemaster:
Maschera “bendata”, tubo (snorkel) dove viene inserita una bottiglia a mo’ di ‘mbuto (e qui parte il nostalgico ricordo di Vulvia…).
E’ un rito che si fa ovunque, solo qui lo fanno particolarmente pesante.
Prima del Buket (secchiello alcoolico)alla Phoenix vengono versati shot d’ogni tipo, ho visto anche versare aceto o robacce tipo estratto di lieviti…
Poi al dunque il Buket, carico di Alcool. Davvero carico di Alcool. Prima o poi toccherà anche a me.
I giorni scorrono veloci e le immersioni anche. Chumpon Pinnacle, White Rock, il relitto militare, Sail Rock e il suo camino, Red Rock e la sua splendida caverna dove sono andato in notturna. Insomma, uno spettacolo. Immersioni mattutine per la maggior parte (sveglia all 6), alcune pomeridiane ,soprattutto quando me tocca assistere gli open water e un po’ di notturne, che amo particolarmente. Sono arrivato fino ad 86 immersioni, record di profondità 36.7. 5. Un po’ tocca anche studiare e infatti passo, dopo un primo tentativo fallito (un errore di troppo, 6 su 50 domande) l’esame da Dive Guide, primo di 3 per diventare assistente istruttore.
Immergersi è strepitoso, sembra di volare e dopo molte immersioni prendi una certa confidenza, tanto che a volte non sembra nemmeno di stare in acqua, ma semplicemente in un'altra realtà che ti toglie il senso dell’orientamento, ma ti regala emozioni forti, in compagni dei più disparati pesci.
Studio, mi immergo, faccio moltissime immersioni fuori corso, le cosiddette Fun Dive, dove prendi confidenza, dove giochi con gli amici, dove vai ti immergi, fotografi, cazzeggi, fai il coglione a più non posso nel relitto da guerra. Non ci stanchiamo mai. E’ una droga da cui prendo pochissimi saltuari giorni di pausa.
Tutto questo con mille piccole ferite ai piedi che in quell’acqua tropicale non guariscono mai.
HO dovuto perfino far intervenire un lieve antibiotico per via di un infezione sotto un unghia, proprio io che non tocco medicinali se non in fin di vita.
Tutto questo condito con la vita nel castello.
Il castello. Questa è la mia casa a Koh Tao, divisa con due ragazzi tedeschi, un dive contro specialist (assistente istruttore) e un istruttore. Più un terzo istruttore francese, Lolo, ragazzo splendido. Devo dire che anche Pablo e Lino non sono male, anche se Lino a sempre quel fare un po’ da cazzo tipico di ragazzi insicuri che le provano tutte per mostrarsi “cool”. Bravi ragazzi comunque.
Il castello è una ,meraviglia, un vero e proprio colpo di fortuna per soli 210 euro al mese.
Si auto declina in quattro piani. Ingresso con living room, terrazzino, Stanza da letto di Don Pablo e bagno e in comune, favoloso. Il piano di sotto mostra una cucina con roccia naturale e terrazzo in legno. Ogni terrazzo ha una splendida vista sul mare introdotta da una valle di palme e natura. Avere una cucina qui ti cambia la vita, non si può vivere di Noodle e fried rice e fortunatamente trovo pelati Cirio e pasta italiana decente. Mi son fatto anche arrivare una moka dall’Italia…
Primo Piano: salone, in teoria la mia camera con altro balcone e due camere, quella di Lolo, che negli ultimi 15 giorni diventerà la mia e quella di Lino, la più bella, con bagno in camera.
Ultimo piano da oscar, il quid assoluto di questa casa e uno dei luoghi più festaioli dell’isola, che mi ha reso RE di Koh Tao per un po’ e che ha mietuto molte vittime in perfetto Italian Style. Parliamo di uno splendido terrazzo, grande, con tre amache, un piccolo barbeque che ha cotto veramente di tutto e… una Jacuzzi. Ok la Jacuzzi non è stata mai utilizzata perché l’acqua scarseggia e perché comunque ci vorrebbero due ore per riempirla, però è magnifica, fa scena, tanta scena. La notte qui è magnifica, i cieli stellati, le lune complici hanno condito meravigliose notti, tra musica, sesso, amici, sempre con una splendida aria di Jamaica nonostante siamo in Asia. Molte sono le notti spese a dormire sull’amache invece che nel letto.
Devo dire che è l’abitazione più bella di tutta la mia vita, senza dubbio.
Ogni tanto dopo qualche fetsta capitava che degli amici rimanessero li a dormire, era un sogno. Durato due mesi tondi.
Due mesi di diving, di giocoleria col fuoco tra terrazzo e spiaggia, di birre a ogni ora. Due mesi di Ron, Kyle, Joey, Ismael, Israel, Jeremy, Jey, F, Kim, Ella…
Il Castello mi mancherà per sempre, rendeva la sveglia alle 6 di mattina leggera, perché svegliarsi con quel leggerissimo venticello, quella luce tenue e quella vista spettacolare non era mai difficile, soprattutto perché sapevi che in nemmeno un ora mi sarei trovato ancora sott’acqua a meno dieci, meno venti, meno trenta metri con non più di un tank carico a 200 bar d’aria compressa.
Nel mentre, in questo splendido mentre di vita eccezionale, condita anche devo dire di un po’ di lavoro visto che il progetto con Jacques in Myanmar sta dando i suoi benedetti ricchi frutti ( è arrivata la lettera del Senatore Australiano Bob Carr che richiede la nostra mostra nella casa del parlamento a Canberra), dicevo nel mentre t’ho intrato un’ennesima splendida ragazza. Un’altra testa matta, 23 anno New Orleans. Doveva fare pochi giorni e poi ha deciso di diventare divemaster e di innamorarsi di me. E devo essere sincero, nonostante abbia provato a fare resistenza, ci sono caduto anche io. Incontrata in barca durante il suo corso Advance è stata subito invitata ad una delle festa nel castello che si sarebbero tenute quella sera. Pensavo, ecco un’altra delle vittime del castello. Lei appena entra nel castello rimane, come tutti a bocca aperta ed io con fare gentile e andamento dell’italiano all’estero le chiedo che muscaa le piacerebbe ascoltare, ignorando ogni altra richiesta, lei un po’ desolata, senza speranza dice: “Purtoppo a me piace solo roba vecchia, molto vecchia”. A me che generalmente, parlando di musica, dico che amo solo gente morta, non mi pare vero, io che vivo di Rocknroll e vecchio blues le domando se un blues d’annata come Robert Johnson le possa piacere… Lei ride contenta e già abbiamo capito tutto. Proprio tutto. Talmente tutto che dopo circa un ora, in ginocchio davanti a tutti le chiedo semplicemente di sposarmi. Perché Las Vegas è sempre lì, io non mi arrendo, una donna rock da portarci quando sarà il momento della tappa negli states la trovo. Beh l’ultima volta la mia proposta fu al secondo giorno, ho battuto il mio record. Questa volta però lei non risponde, ride e basta, probabilmente pensando che io scherzi… Tutto d’altronde è scherzo, è gioco. Tutto è verità. Soprattutto il rocknroll. Ecco che mi ti ritrovo senza volerlo assolutamente con un'altra splendida compagna di viaggio a condividere dopo pochi giorni una delle stanze del castello, quella lasciata libera da Lolo che si è rotto il cazzo di stare senz’acqua ogni due per tre. Decidiamo di fare anche una capatina in Malesia, non sia mai che mi fermi troppo tempo in un luogo…
Ci immergiamo insieme, condividiamo così tanto che non mi pare vero possa essere una mia donna e non il mio migliore amico. Si suona insieme (Addirittura si compone), si balla (salsa principalmente) continuamente (Jacques sarà felicissimo dei miei progressi), ci si immerge in notturna, si fa l’amore sotto una costante luna un po’ stalker, si sogna e ci si prende in giro.
Cerchiamo di non correre troppo (no? Ma le ho chiesto di sposarmi dopo poche ore, dopo una settimana vive con me, come cazzo me ne esco con non corriamo? Sempre il solito, non imparo mai).
Ecco quindi che mi ritrovo con la visa all’ultimo giorno utile pronto per lasciare per un  paio di settimane la Thailandia andando a cercare un amico che non vedo da troppo, con un nuovo rocknroll dream per la mano, il desiderio di immergermi ancora in altri posti cercando nuovi relitti e nuovi squali. Che Dio ce la mandi bona pure sta volta…
P.S.
Il viaggio per la Malesia inizia con 8 ore di nave in notturna, senza posto letto, in prua, sotto la nostra luna e travolti costantemente dalle onde, tutta la notte (tanto che decido di mettermi direttamente la muta, almeno si sta un po’ più caldi).

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