mercoledì 30 maggio 2012

A presto Brissy, vado in Birmania, ma prima si passa da Singapore...


24 maggio

Ecco che si riparte.
E’ dura, è sempre dura, ma questa votla più che mai.
Innamorato dell'Australia senza averla nemmeno vista(tranne sunshine cosast, gold coast e Byron Bay) me ne vado lasciando un pezzo di cuore. Lascio un gruppo di amici a cui mi sono affezionato e una città che mi ha accolta bene e che mi è piaciuta nella suo scandire il tempo lentamente, tra cene, bevute e attese notturne dell’autobus.
Lascio qui la mia Polly, ed è la ferita più profonda. Le strade si erano separate da tempo, ma abbiamo deciso di proseguire sin qui, dall’altro capo del mondo e poi ognuno per la sua strada, tenendoci in contatto grazie ad un mondo tecnologico. Me ne vado con le lacrime con un bel po’ di dolore, ricordando questa Brisbane e due gite una sulla Sunshine Coast , una a Byron Bay con degli amici. Oggi Singapore e dopodomani Myanmar per un grande reportage. Jacques mi raggiungerà direttamente li, dopodomani.
Come ogni volta che parto, ogni singola volta, mi assale un po’ di depressione, di dubbi, quel fil odi sconforto. E’ parte di me e un conto era consolarlo e scaldarlo con la mia piccola, un colnto sarà farci i conti da solo, come in passato. Tornerò, magari più in la. Magari prima di quello che penso non so, qui ogni volta cambia tutto… Però torno Brisbane, sono sempre stato di parola. Qui salutiamo un sacco di amici tra Alex, Indigo, Adrian, Marie, Hamza, Pauline. Insomma è sempre una sofferenza, coem aveva ragione quello che diceva… Partire è un po’ morire…

Che dire di Singapore… E’ stata un vera e propria toccata e fuga. Dovendo volare in Myanmar ho scelto di fare tappa qui, un po’ per curiosità, un po’ per aggiungere un'altra nazione alla lista e con questa siamo a 35, ancora pochi, un po’ per fare qualche foto a qualche pazzesco grattacielo.
I grattacieli di Singapore non sono altissimi, intendo a livello da record, ma sono cmq impressionanti. La marina, ovvero più o meno il centro città è davvero impressionante nella sua architettura, sto notando un po’ ovunque un ritorno al brutalismo che mi piace tanto. Più di tutti qui mi ha colpito quello che viene chiamato il Marina sand sky. Questi tre grattacieli, non altissimi uniti da un immensa arca appoggiata sul tetto di questi.  Impressionante è dir poco, non sono salito perché si può stare solo in punta e non si può usare il treppiedi per la macchina, ho glissato e quindi alla fine ho evitato, tanto ciò che mi interessa è avere splendide foto del palazzo, più che della vita di Singapore di cui ho goduto comunque la sera seguente da un altro grattacielo ugualmente alto. Altri incontri di couchsurfing…
La mia Singapore è stata un bel po’ di chilometri per tutto il centro e Little India. Devo dire che a parte la Marina, la città non mi piace molto, è troppo Kuala Lumpur, anche se estremamente più pulita e i taxi costano forse anche meno di Hong Kong. La cosa che mi piace meno di questa città è l’odore, un odore particolare a cui non sono molto abituato e che ho trovato sgradevole e costante, eccetto nel centro.
Singapore va vista, se passate di qua, sicuramente, ma a meno che non siate malati di architettura moderna, sconsiglio vivamente di organizzare un viaggio solo per venire qui. D’altro canto, se siete da questa parti, l’idea potrebbe stuzzicarvi.
In aeroporto altro coltellino multiuso sequestrato, il secondo. Il 14 giugno volo a Bangkok e comprerò sicuramente un altro coltellino, ma la speranza grande, ma difficile, è i ritrovare il magnifico anello con teschio comprato verso la fine dell’anno scorso e perso il giorno del mio compleanno.
Ciao Ciao Singapore, è molto difficile che ci rincontreremo ancora, ma nella vita non si sa mai…


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